giovedì 25 agosto 2016

Caponata alla “Valtellinese”, la mia ricetta

Cucinare è una delle mie passioni. Preparare la cena a casa Colombo-Sironi è quasi sempre compito mio e lo svolgo sempre con grande piacere.
Sabato il tempo era brutto, ed allora ho dedicato il pomeriggio a preparare la mia caponata, con l’intento di farne qualche vasetto da tenere per l’inverno.
Questa mia ricetta l’ho chiamata “Caponata Valtellinese” perché tutte le verdure principali usate provengono dagli orti valtellinesi, tutti prodotti a km 0 che ho acquistato al mercato di Sondrio sabato mattina, alla bancarella dei Gianatti che si trova vicino alla stazione di fronte al Palù Calzature.

Ecco gli ingredienti usati per la preparazione:

8 Melanzane
2 Peperoni Gialli
2 Peperoni Rossi
4 Pomodori Cuore di bue
2 Cipolle rosse
1 Sedano
1 Vasetto di olive nere snocciolate
1 Vasetto di capperi
1 Spicchio d’aglio
1 Cucchiaio di Pinoli
Aceto di vino rosso
Olio Extravergine d’oliva

Per prima cosa bisogna provvedere al taglio di tutte le verdure, sicuramente la parte più impegnativa ma anche più rilassante per me. Un po’ di buona musica in sottofondo e si comincia, tagliando le melanzane a cubetti per poi metterle a bagno in acqua salata per 30 minuti. Intanto si tagliano sempre a cubetti i peperoni, si trita la cipolla, si tagliano a cubetti i pomodori dopo averli spellati ed infine si taglia a tocchetti il sedano… lavoro lungo ma alla fine il risultato è soddisfacente!





Ora tocca alla frittura delle melanzane! Si tolgono dall'acqua e dopo una bella strizzata le butto in una padella con due dita di olio di semi. 5 minuti di cottura e poi vengono scolate nel mio lavandino preparato con la carta assorbente… purtroppo lo spazio in cucina è quello che è e le porzioni sono abbondanti.



Nella pentola grande faccio rosolare lo spicchio d’aglio in olio extra vergine d’oliva e poi aggiungo i pomodori, regolando di sale e pepe. Nel mentre in un’altra padella faccio rosolare in olio extravergine d’oliva la cipolla insieme ai peperoni, mettendo un coperchio per farli cuocere prima, regolando di sale e pepe. Il tutto per 20 minuti.



Adesso è ora dell’assemblaggio!! Tolgo l’aglio dalla pentola dei pomodori, verso la padella dei peperoni nella pentola, poi tocca alle melanzane fritte e via a seguire tutti gli altri ingredienti (sedano, olive, capperi, pinoli ed anche due rametti di timo tritato del mio balcone). Regolo di sale e pepe, poi sfumo il tutto con una spruzzata di aceto di vino rosso, e faccio cuocere per 15 minuti.

La nostra caponata è pronta, ma deve essere mangiata fredda mi raccomando! Quindi pazienza ed aspettate il giorno dopo per assaggiarla, mentre sfrutto il calore della pietanza per fare i miei vasetti sottovuoto per l’inverno.



Se qualcuno ha consigli, suggerimenti o sue ricette è venuto il momento di condividere!

martedì 16 agosto 2016

Calici di stelle 2016, la manifestazione vinicola di Sondrio.

Come ogni anno la sera del 10 Agosto per le vie del centro storico di Sondrio si tiene “Calici di Stelle”, una manifestazione enologica in cui è possibile degustare al prezzo di 15 € i vini delle più importanti cantine della Valtellina. Compresi nel prezzo il bicchiere del Consorzio Vini di Valtellina ed il carnet che consente 6 degustazioni (fortunatamente si riesce sempre con i produttori ad averne qualcuna in più senza bisogno del carnet, altrimenti sono davvero poche per poter avere una “minima” visione dei nostri rossi). La manifestazione è molto più tranquilla rispetto alle più famose e quotate “Cantine di Morbegno”, ma sicuramente più interessante per i veri appassionati di vino in quanto c’è sempre la possibilità di parlare direttamente col produttore per conoscere la sua filosofia ed i metodi di lavoro.

Ritiro Bicchieri in Piazza Garibaldi

Vie del centro storico

Ogni anno partecipo anch’io in compagnia dei miei amici (solo Nonno ed Annika quest’anno) e della mia Monica. Compriamo il nostro calice e facciamo la nostra bella passeggiata per il centro storico. Si incontrano i valtellinesi “migranti” tornati per le ferie estive dai loro luoghi di lavoro, si chiacchera con i produttori che conosciamo sugli andamenti dell’attuale vendemmia (sempre assaggiando chiaramente!) e proviamo quelle due o tre nuove piccole cantine che si affacciano per la prima volta in questo evento.

Monica, Annika ed Adele attendono

Nonno pronto ad assaggiare


Quest’anno i produttori più famosi portavano l’annata 2013 in degustazione per il Valtellina Superiore. Primi assaggi di quest’annata per me e sono stato sorpreso piacevolmente. I vini sembrano già pronti al pasto nonostante la giovane età. Ho riscontrato in tutti gli assaggi una bella sapidità, un’acidità bilanciata ed un’armonia tannica difficile da trovare in un Valtellina così giovane. Cose che non ho trovato ad esempio nel confronto con l’annata 2011, che a mio avviso meriterebbe ancora 1-2 anni in bottiglia per essere apprezzata appieno, anche se promette di essere veramente eccellente nel tempo.

Tranquilli, una bottiglia di 2011 la berrei già adesso, ma apprezzerei di più un 2013 al momento, rientra più nel mio gusto attuale.

Tra le cantine più affermate mi permetto di consigliarvi:

Alfio Mozzi – Valtellina Superiore Grisone (Quello che mi è piaciuto di più)
Boffalora – Valtellina Superiore Pietrisco
Terrazzi Alti - Valtellina Superiore Terrazzi Alti
Dirupi – Olè 2015 Rosso di Valtellina (Veramente ottimo, uno dei più buoni assaggiati della denominazione nella mia vita)
Marco Triacca – Valtellina Superiore La Perla
Luca Faccinelli – Valtellina Superiore Ortensio Lando

Faso dei "Dirupi" impegnato a spiegare

Terrazzi Alti 2013 in bella mostra

Tra le nuove cantine mi ha colpito invece questo piccolo produttore di Tirano da tenere d’occhio:

Davide Bana – Valtellina Superiore La Tena

Per gli sforzati invece c’è una sezione dedicata presso il centro “Le volte” e gestita dall’ONAV, l’associazione di Assaggiatori Vino di cui anch’io faccio parte da quasi 10 anni. Non è il mio vino preferito, io la reputo una nicchia della mia Valtellina che non rappresenta davvero l’anima del nostro nebbiolo di montagna, ma sul mercato italiano ed internazionale riscuote molto successo per la sua somiglianza al più famoso Amarone.

Tra i pochi assaggi fatti sull’annata 2011 quelli che mi sono piaciuti di più sono stati:

Fay – Sforzato di Valtellina Ronco del Picchio
Triacca – Sforzato San Domenico

Centro "Le Volte" gremito

Vito Spezia, colonna dell'ONAV alla mescita


Buon riscontro di pubblico ed appassionati, nonostante la data sia caduta in infrasettimanale quest’anno con circa 1.500 calici venduti. Ci vediamo nel 2017 Calici di Stelle!

Giro finito per me e il Nonno

giovedì 4 agosto 2016

Nizza, appunti e consigli sparsi della città.

E’ stata davvero una bella settimana quella passata a Nizza. Ero già stato in questa città ma sempre per weekend fugaci, mentre stavolta l’ho potuta vivere appieno insieme alla mia Monica, come un vero nizzardo.
Per l’alloggio in questi casi noi scegliamo sempre l’appartamento, così da poter vivere appieno la città ed avere la possibilità di poterci fare anche delle cenette casalinghe con le specialità del luogo. Ormai siamo dei clienti collaudati di AirBnb, ed ho affittato questo bell’appartamentino nel quartiere di Saint Roch, con un bel dehor per mangiare all’aperto in tutta tranquillità.
Il quartiere è carino e tranquillo, fuori dalle rotte turistiche, servito benissimo dalla linea tramviaria che permette di raggiungere i punti salienti della città in 10 minuti.
Abbiamo fatto l’abbonamento settimanale a tutti i mezzi pubblici al prezzo di 15 € direttamente alla fermata della tramvia tramite macchina self-service.



Il mare a Nizza è pulito e bello per essere una grande città. La spiaggia per il 90% è libera ma non avrete nessun problema a trovare posto per stendersi al sole visto che la costa è davvero lunghissima. Visto che non c’è sabbia ma solo sassi, consiglio di dotarsi di scarpette da scogli per fare il bagno e se potete portatevi le sdraio da casa, come abbiamo fatto noi onde evitare mal di schiena.





 Le cose che ci piacciono più della Francia sono vino, formaggio e le baguette… Quindi ecco svelato il menù delle nostre serate casalinghe! Noi per il vino ci siamo affidati alla Cave Caprioglio, nel cuore di Nizza vecchia e vicina al Marché Aux Flores. Una cantina autentica che sembra uscita dagli anni 50 dove si respira l’odore del vino. Cortesia e gentilezza nel consigliarti, prezzi per tutte le tasche ma forse poca scelta sugli champagne. Per questo ci siamo affidati a La belle Cave, nella zona tra il porto e place Garibaldì, dove abbiamo trovato una buona scelta di Champagne e Cremant da provare ad un buon prezzo.
Per il formaggio invece c’è un negozio proprio vicino alla Cave Caprioglio, Lou Fromai.
Il negozio è piccolino ma ben fornito, i prezzi ottimi e la qualità dei prodotti eccellente. Ho anche portato a casa grazie alla nostra borsa frigo un bel pezzo di Roquefort e Brie fatto all’ancienné…. Delle delizie per il palato che ci stiamo tutt’ora gustando…

Come ristorante mi sento di consigliarvi il famoso Cafè de Turin in place Garibaldì. Viene proposto come piatto forte il panachè des fruits de mér, che non abbiamo esitato ad assaggiare e potete vedere in foto. Io non sono un grande amante delle ostriche, ma dopo aver assaggiato queste ho cambiato i miei gusti e le ho assaporate fino in fondo! Questo piatto basta per due persone, ma siccome avevamo ancora un po’ di languorino ci siamo presi anche una tartare di tonno. Una bottiglia di ottimo rosé, un caffè ed un armagnac per concludere degnamente il pasto per un conto di 90 €. Ottimo rapporto qualità prezzo!


Non si può non assaggiare la Socca, specialità a base di farina di ceci tipica di Nizza. Noi l’abbiamo assaggiata da Renè Socca, nel centro di Nizza vecchia. Dopo aver acquistato al bancone la socca (2,5 € al piatto mi sembra) o le altre proposte di cibo da strada, ci si siede nei tavoli sulla via dove i camerieri arriveranno per prendere l’ordinazione delle bevande. Potrete gustarvi in tranquillità il vostro pasto godendovi il passaggio della gente oppure chiaccherando con i vicini di tavolo in un bel clima gioviale. Un modo di fare aperitivo consigliato!




Se avete tempo e voglia vi consiglio di dedicare un pomeriggio al paesino di Saint Paul de Vence, facilmente raggiungibile in macchina e con i mezzi pubblici. E’ un paesino medievale sulle colline a ridosso di Nizza, pieno di gallerie d’arte che ospitano vari artisti di tutti i generi. I suoi colori, i quadri esposti e la sua atmosfera vi conquisteranno.





Concludendo Nizza è davvero una gran bella città a misura d’uomo, servita bene dai mezzi pubblici e con tutte le comodità a portata di mano. Il costo della vita è senz’altro minore rispetto alla nostra Liguria, e per me Francia e Spagna con le loro spiagge libere fanno già un bel risparmio alla vacanza. E’ bello perdersi per la città vecchia e la zona del porto, passeggiare sulla Promenades des Anglais, provare i piccoli ristorantini nascosti… 

Je t’aime Nice!