venerdì 9 dicembre 2016

Mercato dei Vignaioli Indipendenti 2016, la manifestazione della FIVI a Piacenza.

L’ultimo weekend di Novembre è ormai diventata una consolidata tradizione andare alla fiera di Piacenza per partecipare a questa bella manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, a cui ho partecipato 4 anni fa per la prima volta.
Quest’anno la truppa partita dalla Valtellina per partecipare a tutti e due i giorni della sesta edizione era composta dal sottoscritto, Il Nonno, Teo Mescia ed Alfredo, l’autista designato che si è un po’ sacrificato per favorire i nostri assaggi.

Il modus operandi di questa fiera è consolidato. 10 € d’ingresso con guida e calice per noi associati ONAV (portatevi un portabicchiere da collo perché non lo forniscono!), banchetti dei produttori sparsi in rigoroso ordine casuale su 5 corsie, possibilità di acquisto dei vini assaggiati direttamente dal produttore. E’ senz'altro quest’ultima peculiarità che secondo me rende la manifestazione più interessante, perché la possibilità di poter acquistare a prezzo di cantina (quasi sempre) e degustare a casa con calma le bottiglie che ci hanno più colpito è il suo punto forte.

Nonno in coda all'ingresso a 10 minuti dall'apertura

Interno della Fiera
La qualità dei produttori presenti è medio-alta, ci sono cantine più famose, piccole chicche e nuovi vigneron che vogliono farsi conoscere. Ogni anno prima della partenza si cerca di delineare un percorso di assaggi, segnandosi cantine e produttori da visitare ma chiaramente gli schemi saltano spesso viste le continue tentazioni e si va anche per istinto, sempre con piacevoli sorprese. Il bello come sempre è parlare con i produttori, capire il loro lavoro ed i loro principi, sempre in quel clima di cordialità che è la base di questa manifestazione.

Io e Nonno alla fine del primo giorno
Vi posto per farvi capire meglio gli assaggi fatti e piaciuti la lista dei miei acquisti di quest’anno. Considerate bene che altri vini e produttori che ho apprezzato non li ho acquistati perché avevo già qualcosa a casa oppure perché si possono reperire più facilmente anche da noi.
Regole che mi do per gli acquisti è che prendo sempre e solo 1 bottiglia per tipo, budget massimo spendibile per la due giorni 400€ e quasi mai bottiglie che costino più di 25€.

Brut - Haderburg
Traminer - Haderburg
Sauvignon - Balter
Riesling - Frecciarossa
Moscato giallo - Moser
Bonarda – Alessio Brandolini
Buttafuoco – Picchioni
Don Chisciotte – Fiano di Avellino Zampaglione
Riesling - Aquila Della torre
Ribolla Gialla - Blazic
Aleatico Rosè – Tenuta delle Ripalte
Rosso Elba - Tenuta delle Ripalte
Valpolicella classico - Mizzon
Ciró riserva – Sergio Arcuri
Montepulciano Rosè Angeli di Varano
Montepulciano Angeli di Varano
Freisa – Adriano Marco & Vittorio
Barbaresco Basarin - Adriano Marco & Vittorio
Moscato d’asti - Adriano Marco & Vittorio
Moscato vinificato secco - Adriano Marco & Vittorio
Mustilli – Piedirosso
Mustilli – Fiano di Avellino Riserva

Direi una bella lista ed un ottimo rapporto qualità prezzo, visto che il totale speso è stato di 350€.

Macchina piena alla fine dei due giorni
Altra tappa fissa della nostra due giorni è il ristorante “Osteria SantoStefano a Piacenza. Una trattoria che si trova a ridosso del centro storico scoperta la prima volta grazie ad una dritta di un amico. Serve piatti della tradizione rivisitati in un ambiente semplice, che adoro. Tra i miei piatti preferiti segnalo l’uovo fritto, i tortelli piacentini, le cervella fritte e la sbrisolona nello zabaione.

Attendo le vostre segnalazioni ed i vostri commenti per altri produttori che vi sono piaciuti da visitare con l'anno nuovo! 

Ci vediamo nel 2017 Piacenza!!!

Teo ed Alfredo in attesa dei piatti

Primi arrivati!!

Le cervella fritte..... Languorino che sale!

Sbrisolona in attesa di essere sbranata


venerdì 30 settembre 2016

Alla scoperta di Lampedusa. Appunti e consigli di viaggio.

A settembre per me e la mia Monica è tempo di isole. Abbiamo preso la buona abitudine di dedicare la settimana del mio compleanno ad una vacanza, possibilmente dove il mare è più bello. E cosa c’è di meglio di un’isola del Mediterraneo?
Curavamo Lampedusa da un paio d’anni, ma i costi del volo proibitivi ci hanno sempre bloccato finché si è presentata un’offerta con Volotea al prezzo di 170€ a testa a/r (davvero poco per gli standard dell’isola). Come nostra consuetudine per alloggio abbiamo affittato tramite un privato una porzione di dammuso immerso in uno splendido giardino per una settimana al prezzo di 300 €. Noleggiato un motorino che abbiamo utilizzato per muoverci all’interno per 100€.


Deserto di Lampedusa vista mare
Il primo impatto con l’isola è stato particolare. Essendo già stato a Pantelleria mi aspettavo una natura più rigogliosa e verde, mentre invece il paesaggio è praticamente desertico! Questo per colpa del disboscamento che c’è stato intorno al 1850 voluto dal Re Borbone per fare carbone… incredibile! Lunghezza dell’isola 11 km, quindi si gira tranquillamente con un cinquantino. Impossibile perdersi le strade sono due. La temperatura è ancora alta a Settembre accompagnata da un alto tasso di umidità, ma non si soffre grazie alla brezza presente sempre durante le giornate. La sera si rinfresca ma non è necessario coprirsi per passeggiare in paese. Temperatura dell’acqua è ottima, e permette ancora bagni e snorkeling senza problemi.

In mezzo all'isola

Cala Croce
Capitolo mare e spiagge: oltre alla famosa spiaggia dei conigli, anche le altre spiagge come Cala Madonna, Cala Creta, Cala Croce, Cala Francese e Cala Pisana sono davvero belle, livello caraibico. Parlarne è inutile, lascio il compito alle foto che dicono molto di più. Unica cosa negativa il fatto che la maggior parte delle spiagge sono attrezzate, il che abbruttisce gli scorci e rende gli accessi al mare difficoltosi. Le spiagge sono patrimonio di tutti, e non possono essere sfruttate quasi completamente dagli stabilimenti attrezzati, soprattutto quelle piccole. Francia e Spagna sono avanti a noi anni luce da questo punto di vista! 


Cala Madonna
Cala Pisana
Spiaggia dei Conigli

Si parte in barca!
Ogni mattina dal porto partono barche che vi porteranno nei posti più belli e non raggiungibili a piedi, soprattutto la parte nord dell’isola che è una ripida scogliera. Noi abbiamo fatto il giro dell’isola con la barca “Lady Francesca” del capitano Sergio, con cui ci siamo trovati benissimo. Soste per fare snorkeling in posti incantevoli, visita alle grotte via mare, cordialità e simpatia. Prezzo 35 € a persona per tutta la giornata comprensivo di aperitivo, pranzo e merenda. Li vale tutti! Sergio lo trovate al numero 368/3415946.   

Cale nascoste

Faro di Lampedusa
Bel mare direi...
Capitolo cibo: direi che Lampedusa è promossa a pieni voti! I dolci siciliani che si trovano nei bar e nelle panetterie sono ottimi. Io vado pazzo per tutti quelli con base ricotta quindi era la colazione paradisiaca per eccellenza! Mi sento di consigliare il Caffè del Porto (unica pecca il fatto che è Inter Club), il Caffè Cristal ed il Bar Roma.
Per i nostri pranzi in spiaggia abbiamo preferito optare per la buonissima frutta che vendevano le varie bancarelle sparse per il paese. Non c’è niente da fare nel Sud Italia frutta e verdura hanno 10 marce in più!

Aperitivo
Per l’aperitivo vi consiglio Sciuri e Fava, un Wine Bar gestito da una giovane coppia che propone un ottima carta dei vini siciliani, da accompagnare con dei taglieri prelibati preparati da un giovane chef a cui piace trovare e servire le chicche gastronomiche di tutta la Sicilia.






Sempre coda da Martorana

Per la cena mi sento di consigliarvi la Gastronomia Martorana posta nella centrale Via Roma. La gastronomia sforna piatti in continuazione e lascia anche la possibilità di consumare il pasto in alcuni tavoli che si trovano all'esterno del locale. Ottimi gli arancini, i più buoni mai mangiati in vita mia, ma abbiamo anche apprezzato gli spiedini di pesce, la frittura mista di pesce (persino i capperi fritti fanno parte della frittura!!) e l’insalata di mare. Prezzi onesti, con 15 € a testa si mangia bene ed in abbondanza!

Lampedusa è isola di pesce. Vi consiglio nel caso vogliate provare i loro prodotti ittici Famularo Sarina. Si tratta di un piccolo negozio quasi nascosto nella zona del porto che non gli dai due lire, ma la qualità è ottima. Si vede la conduzione quasi familiare dell’azienda, e danno anche la possibilità di acquistare a distanza e farvi spedire a casa le loro prelibatezze.

Nell'isola girano parecchi cani randagi, di taglia grande ma sono davvero innocui. Incrociavi i loro occhioni praticamente ogni giorno sia in spiaggia sia in paese, e ci faceva crescere la mancanza della nostra Winnie che era in villeggiatura a casa da mia mamma.

Cagnoloni...
Tanti mi hanno chiesto anche dei migranti. Posso dirvi che non verrete mai a contatto con nessun in quanto non ci sono sbarchi sull'isola. Le barche vengono intercettate tutte al largo e le persone vengono poi portate e soccorse nel Centro accoglienza che si trova al centro dell’isola, lontano da tutte le strade e dal paese.

Lampedusa è una bella isola. Le spiagge e il mare sono di livello assoluto, le persone del luogo sempre gentili e disponibili come in tutto il Sud Italia ed il costo della vita è basso. Settembre il periodo ideale per visitarla. Però non mi è entrata nel cuore come altre isole. Credo che il perché sia dovuto al fatto che le altre avevano più anime da proporti oltre a quella marinara presente a Lampedusa. Purtroppo non l’ho trovata selvaggia come mi aspettavo, ma uno dei mari più belli del Mediterraneo merita senza dubbio una visita una volta nella vita.

giovedì 8 settembre 2016

Ciao Simo....

Quando qualcuno muore così giovane si tende sempre a dire quella frase fatta “Era un bravo ragazzo”.

Ma per Simo non è abbastanza: una bella persona ci ha lasciati.

Abbiamo perso un amico che si faceva benvolere con la sua semplicità disarmante, la sua simpatia e la rara dote di avere sempre voglia di scambiare una parola con le persone che incontrava. Cosa non semplice in una città un pò chiusa come la nostra; una dote che io gli ho sempre invidiato.

Amava quello che faceva, gli piaceva stare a contatto con la gente, passare il tempo libero con i suoi amici e la sua Veronica.

I suoi occhi si illuminavano quando incontrava un cane e voleva tanto bene al suo Goran con cui amava passeggiare.

Quante partite a pallone giocate insieme nel CSI e nei tornei estivi!  Quante feste e quante gite insieme!  


Ciao Simo, porteremo sempre nel cuore tanti tuoi ricordi, ma, purtroppo, non saranno mai abbastanza.

Oggi ti abbiamo salutato per l'ultima volta...







venerdì 2 settembre 2016

Estate, tempo di bianchi e rosé

L’estate sta volgendo al termine regalandoci ancora delle belle giornate di caldo e sole per fortuna. Cosa di meglio di una bella bottiglia di vino fresco per accompagnare le cene in terrazza con la mia Monica o gli aperitivi all’aperto in compagnia degli amici?
Ecco una carrellata delle bottiglie bevute in questa bella estate 2016 che non è ancora finita… Lampedusa arriviamo tra poco!!



Château de la Clapiere - Hyeres Les Palmiers Côtes De Provence Cru Classé 2015

Il naso è davvero elegante ed intenso, una pulizia sorprendente! Forse non troppo varietale ma stiamo parlando di un signor vino! In bocca sorprende ancora di più! Rotondità, burrosità ed acidità... L'armonia tra le varie componenti è pressoché perfetta! Il finale è lungo e persistente, il retrogusto mandorlato elegante come piace a me. Signori questo ad ora è il rosé più buono che abbia assaggiato in vita mia, e non poteva non venire da una terra che amo sempre più! Chapeau Provence!

VOTO 8,5



Levante IT - Golfo Del Tigullio Portofino Bianchetta Genovese 2014

Il naso è pulito ma poco intenso. Sembra proprio un po' chiuso anche con il passare del tempo, non esce purtroppo. In bocca invece troviamo una discreta armonia, una buona sapidità e facilità di beva. Scappa troppo velocemente in bocca, anche se il retrogusto e la persistenza sono buoni. Prima volta che assaggio questo vitigno, mi sembra buono per aperitivo.

VOTO 6-


J. Moreau & Fils - Chablis 2013

Prima volta che assaggio qualcosa della denominazione. Il naso è pulito ed intrigante, denota anche una certa persistenza ed evoluzione positiva con il passare del tempo. In bocca è stata una lieta sorpresa! Mi ero documentato sull'acidità spiccata di questi vini, ma non credevo fosse così! E nonostante l'acidità si sente già un equilibrio ottimo, l'armonia con il palato c'è! Retrogusto e persistenza ci sono, bel vino sicuramente troppo giovane ma può già stare in tavola. Abbinato con riso al pesce persico.

VOTO 7


Dario Raccaro - Vigna Del Rolat Collio Friulano 2012

Il naso è intenso, profumato e davvero elegante. Non ti stanchi mai di sentire l'evoluzione dei profumi durante il pasto. In bocca che dire è davvero perfetto. Un armonia ed un equilibrio che mai ho trovato in un vino bianco fermo. La persistenza ed il retrogusto ti fanno capire ancora di più che sei di fronte ad uno dei migliori bianchi italiani. Il miglior friulano in purezza, bevuto secondo me nel picco più alto della sua evoluzione!

VOTO 9



Rolet - Crémant Du Jura 2010

Il naso è davvero classico, crosta di pane tendente al dolce, finezza e persistenza ci sono. Il Perlage è un po' troppo grosso, infatti l'anidride carbonica dà un po' fastidio al naso. In bocca al primo assaggio non colpisce come dovrebbe, ma esce bene dopo 5 minuti. Bell'armonia con un'acidità bilanciata che spicca come nota più lieta. Il finale poteva essere migliore, ma comunque rimane un bel vino dall'ottimo rapporto qualità prezzo

VOTO 6,5



Cavalchina - Bardolino Chiaretto 2015

Il naso è fine ed elegante, anche se non persistente ed intenso ma rimane piacevole ed invita a "snasare" volentieri durante il pasto. In bocca troviamo una bella rotondità e burrosità che avvolge in maniera gradevole il palato. Manca forse un pochino di acidità, ma siamo di fronte ad un bel vino da aperitivo-antipasto dall'ottimo rapporto qualità prezzo. Davvero un bel rosè!"

VOTO 7+


Bellavista - Franciacorta Brut 2009

Il naso è davvero pulito, ma a mio modo di vedere troppo standardizzato. Non esce nulla di particolare che invoglia a "snasare" di continuò per sentire l'evoluzione che non c'è. In bocca troviamo la stessa cosa.. Grande pulizia ed equilibrio, rotondità, burrosità ma manca l'anima! Vino ben fatto, ma allo stesso prezzo si trovano perle! Probabilmente la bottiglia fisicamente più bella della franciacorta, ma il contenuto ed il prezzo non sono all'altezza

VOTO 5,5


Château Les Crostes - Côtes de Provence 2015

Naso pulito e non troppo intenso, ma ammetto che non è stato bevuto nel bicchiere più consono per farlo respirare e farlo sprigionare gli aromi. In bocca invece ritrovo una bella sapidità armoniosa al palato. Retrogusto mandorlato molto fine è persistenza che rimane. Bottiglia finita senza quasi accorgersene, bel rosé ad un prezzo davvero conveniente.. Chapeau!"

VOTO 6,5


 

Drius - Malvasia 2011

Il naso è perfetto... Elegante ed intenso al punto giusto! La nota aromatica si sente ma non è per niente prepotente, rimane nascosta per esaltare il profumo in maniera incredibile. In bocca troviamo la stessa corrispondenza, armonia ed equilibrio ci fanno assaporare un vino fantastico. Finale mandorlato e retrogusto piacevole da gran vino francese. È veramente difficile bere un vitigno aromatico così elegante e non stucchevole, la miglior Malvasia vinificata secca bevuta nella mia vita.

VOTO 9



J. Hofstätter - Weissburgunder Alto Adige 2014

Il naso è pulito ed abbastanza elegante, ma manca di intensità a mio parere. In bocca invece regna sovrana un'acidità mostruosa, che nonostante i due anni non è ancora domata. Poca armonia, secondo me dopo un anno di riposo in cantina migliora parecchio. Il pinot bianco non è uno dei vitigni che compro e bevo regolarmente, ma devo dire che è ben fatto e spicca rispetto ai suoi fratelli come rapporto qualità-prezzo

VOTO 6+



giovedì 25 agosto 2016

Caponata alla “Valtellinese”, la mia ricetta

Cucinare è una delle mie passioni. Preparare la cena a casa Colombo-Sironi è quasi sempre compito mio e lo svolgo sempre con grande piacere.
Sabato il tempo era brutto, ed allora ho dedicato il pomeriggio a preparare la mia caponata, con l’intento di farne qualche vasetto da tenere per l’inverno.
Questa mia ricetta l’ho chiamata “Caponata Valtellinese” perché tutte le verdure principali usate provengono dagli orti valtellinesi, tutti prodotti a km 0 che ho acquistato al mercato di Sondrio sabato mattina, alla bancarella dei Gianatti che si trova vicino alla stazione di fronte al Palù Calzature.

Ecco gli ingredienti usati per la preparazione:

8 Melanzane
2 Peperoni Gialli
2 Peperoni Rossi
4 Pomodori Cuore di bue
2 Cipolle rosse
1 Sedano
1 Vasetto di olive nere snocciolate
1 Vasetto di capperi
1 Spicchio d’aglio
1 Cucchiaio di Pinoli
Aceto di vino rosso
Olio Extravergine d’oliva

Per prima cosa bisogna provvedere al taglio di tutte le verdure, sicuramente la parte più impegnativa ma anche più rilassante per me. Un po’ di buona musica in sottofondo e si comincia, tagliando le melanzane a cubetti per poi metterle a bagno in acqua salata per 30 minuti. Intanto si tagliano sempre a cubetti i peperoni, si trita la cipolla, si tagliano a cubetti i pomodori dopo averli spellati ed infine si taglia a tocchetti il sedano… lavoro lungo ma alla fine il risultato è soddisfacente!





Ora tocca alla frittura delle melanzane! Si tolgono dall'acqua e dopo una bella strizzata le butto in una padella con due dita di olio di semi. 5 minuti di cottura e poi vengono scolate nel mio lavandino preparato con la carta assorbente… purtroppo lo spazio in cucina è quello che è e le porzioni sono abbondanti.



Nella pentola grande faccio rosolare lo spicchio d’aglio in olio extra vergine d’oliva e poi aggiungo i pomodori, regolando di sale e pepe. Nel mentre in un’altra padella faccio rosolare in olio extravergine d’oliva la cipolla insieme ai peperoni, mettendo un coperchio per farli cuocere prima, regolando di sale e pepe. Il tutto per 20 minuti.



Adesso è ora dell’assemblaggio!! Tolgo l’aglio dalla pentola dei pomodori, verso la padella dei peperoni nella pentola, poi tocca alle melanzane fritte e via a seguire tutti gli altri ingredienti (sedano, olive, capperi, pinoli ed anche due rametti di timo tritato del mio balcone). Regolo di sale e pepe, poi sfumo il tutto con una spruzzata di aceto di vino rosso, e faccio cuocere per 15 minuti.

La nostra caponata è pronta, ma deve essere mangiata fredda mi raccomando! Quindi pazienza ed aspettate il giorno dopo per assaggiarla, mentre sfrutto il calore della pietanza per fare i miei vasetti sottovuoto per l’inverno.



Se qualcuno ha consigli, suggerimenti o sue ricette è venuto il momento di condividere!

martedì 16 agosto 2016

Calici di stelle 2016, la manifestazione vinicola di Sondrio.

Come ogni anno la sera del 10 Agosto per le vie del centro storico di Sondrio si tiene “Calici di Stelle”, una manifestazione enologica in cui è possibile degustare al prezzo di 15 € i vini delle più importanti cantine della Valtellina. Compresi nel prezzo il bicchiere del Consorzio Vini di Valtellina ed il carnet che consente 6 degustazioni (fortunatamente si riesce sempre con i produttori ad averne qualcuna in più senza bisogno del carnet, altrimenti sono davvero poche per poter avere una “minima” visione dei nostri rossi). La manifestazione è molto più tranquilla rispetto alle più famose e quotate “Cantine di Morbegno”, ma sicuramente più interessante per i veri appassionati di vino in quanto c’è sempre la possibilità di parlare direttamente col produttore per conoscere la sua filosofia ed i metodi di lavoro.

Ritiro Bicchieri in Piazza Garibaldi

Vie del centro storico

Ogni anno partecipo anch’io in compagnia dei miei amici (solo Nonno ed Annika quest’anno) e della mia Monica. Compriamo il nostro calice e facciamo la nostra bella passeggiata per il centro storico. Si incontrano i valtellinesi “migranti” tornati per le ferie estive dai loro luoghi di lavoro, si chiacchera con i produttori che conosciamo sugli andamenti dell’attuale vendemmia (sempre assaggiando chiaramente!) e proviamo quelle due o tre nuove piccole cantine che si affacciano per la prima volta in questo evento.

Monica, Annika ed Adele attendono

Nonno pronto ad assaggiare


Quest’anno i produttori più famosi portavano l’annata 2013 in degustazione per il Valtellina Superiore. Primi assaggi di quest’annata per me e sono stato sorpreso piacevolmente. I vini sembrano già pronti al pasto nonostante la giovane età. Ho riscontrato in tutti gli assaggi una bella sapidità, un’acidità bilanciata ed un’armonia tannica difficile da trovare in un Valtellina così giovane. Cose che non ho trovato ad esempio nel confronto con l’annata 2011, che a mio avviso meriterebbe ancora 1-2 anni in bottiglia per essere apprezzata appieno, anche se promette di essere veramente eccellente nel tempo.

Tranquilli, una bottiglia di 2011 la berrei già adesso, ma apprezzerei di più un 2013 al momento, rientra più nel mio gusto attuale.

Tra le cantine più affermate mi permetto di consigliarvi:

Alfio Mozzi – Valtellina Superiore Grisone (Quello che mi è piaciuto di più)
Boffalora – Valtellina Superiore Pietrisco
Terrazzi Alti - Valtellina Superiore Terrazzi Alti
Dirupi – Olè 2015 Rosso di Valtellina (Veramente ottimo, uno dei più buoni assaggiati della denominazione nella mia vita)
Marco Triacca – Valtellina Superiore La Perla
Luca Faccinelli – Valtellina Superiore Ortensio Lando

Faso dei "Dirupi" impegnato a spiegare

Terrazzi Alti 2013 in bella mostra

Tra le nuove cantine mi ha colpito invece questo piccolo produttore di Tirano da tenere d’occhio:

Davide Bana – Valtellina Superiore La Tena

Per gli sforzati invece c’è una sezione dedicata presso il centro “Le volte” e gestita dall’ONAV, l’associazione di Assaggiatori Vino di cui anch’io faccio parte da quasi 10 anni. Non è il mio vino preferito, io la reputo una nicchia della mia Valtellina che non rappresenta davvero l’anima del nostro nebbiolo di montagna, ma sul mercato italiano ed internazionale riscuote molto successo per la sua somiglianza al più famoso Amarone.

Tra i pochi assaggi fatti sull’annata 2011 quelli che mi sono piaciuti di più sono stati:

Fay – Sforzato di Valtellina Ronco del Picchio
Triacca – Sforzato San Domenico

Centro "Le Volte" gremito

Vito Spezia, colonna dell'ONAV alla mescita


Buon riscontro di pubblico ed appassionati, nonostante la data sia caduta in infrasettimanale quest’anno con circa 1.500 calici venduti. Ci vediamo nel 2017 Calici di Stelle!

Giro finito per me e il Nonno